Il progetto SILENCE è una iniziativa dell’Associazione culturale Angolo d’Incidenza che valorizza l’arte performativa itinerante. Il nome del progetto è caratterizzato dall’intenzionalità da parte degli artisti di attuare le diverse performance in rigoroso silenzio in cui l’unico linguaggio ad esprimersi sui diversi luoghi d’arte è quello dell’azione stessa.
Le performance saranno eseguite con cadenza casuale su tutto il territorio nazionale puntando prevalentemente alle principali città Italiane (Roma – Milano – Napoli – Torino – Palermo etc.). Il contenuto performativo potrà essere dettato, di volta in volta, da un copione deciso dagli artisti, quindi con una pianificazione di concetti da veicolare, oppure potrà essere di natura prettamente spontanea, con o senza coinvolgimento di pubblico.
In data 26 marzo alle ore 16:30 è stata eseguita la prima Performance in piazza Sandro Pertini, Cassano allo Ionio (CS). La performance che prende il nome di “COLORI A DISTANZA” si è svolta nell’area centrale della piazza nella quale due artisti indossavano una tuta isolante, una mascherina chirurgica e delle cuffie isolanti. Muniti soltanto di pennelli colori e segatura gli artisti si sono immersi per circa 2 ore in processo creativo ispirato alla tecnica del “dripping” (sgocciolature e spruzzi di colore sulla tela, rigorosamente distesa a terra) ove il ritmo della silenziosa composizione è stato dato da una continua danza di colori gettati su tela bianca.
In data 15 maggio alle ore 16:00 è stata eseguita la seconda Performance in Via del Corso, Roma (RM) e prende il nome di “L’INCONTRO MANCATO”. I due artisti mascherati e rispettivamente vestiti uno di bianco e l’altro di nero, si sono immersi per 1 ora e 25 minuti in un processo di alienazione dettato dalla loro eccessiva caricaturale interazione con il proprio singolare smartphone. Per l’intera performance l’unica comunicazione verbale a presentarsi sul luogo d’arte è stata quella di un’incessante e schizofrenica riproduzione di messaggi vocali emessi da una cassa Bluetooth posta all’interno di una scatola di cartone che rappresentava il totem attorno alla quale i protagonisti dell’azione si sono dinamicamente mossi senza mai incontrarsi.