Orizzonte

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Oscillo tra il mondo e l’idea del mondo,
fluttuo su un piano astratto: il vuoto.
Le parole perdono il senso,
si uniscono alla materia in una danza comica: è l’inizio della follia.
Il pensiero umano si erge verso il cielo, poi sprofonda, intrappolato nella superficie infima delle cose: è l’inizio o la fine?
Parto da un punto fermo, mi volto, oscilla!
Le strade perdono la loro identità,
divengono voragini, mi risucchiano .
Luci soffuse di notte per le strade,
un tumulto di emozioni mi assale,
una voce lontana mi chiama: è l’alba.

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