Gli anni 70 furono segnati da grandi cambiamenti, in particolare dalla mobilitazione dei giovani e di grandi gruppi operai e sindacalisti che comportarono una dura repressione da parte dello Stato. Ciò favorì i presupposti per la messa in atto della “strategia della tensione”, finalizzata alla diffusione del panico e conseguenzialmente alla necessità di una svolta autoritaria, che avrebbe arginato le frequenti sommosse. Tale strategia comportò il terrorismo italiano. Ecco gli eventi che diedero vita ai famosi “anni di piombo”:
1) La strage di Piazza Fontana (12 Dicembre ’69), attentato avvenuto alla Banca nazionale dell’agricoltura a Milano che causò 17 morti e 88 feriti; seppur non vennero mai individuati i diretti responsabili, fu scoperto che il tutto nacque in ambienti neofascisti, a causa di canali corrotti dei servizi segreti. Si riuscì almeno a deviare dalla falsa ricostruzione che vedeva incriminati esponenti anarchici.
2) La strage di Piazza della Loggia a Brescia (28 Maggio ’74), ricondotta al terrorismo nero, di marca fascista, che provocò 8 morti durante una manifestazione antifascista.
3) Il delitto del commissario Calabresi a Milano (17 Maggio ’72), freddato da tre colpi di pistola da ignoti vicino alla sua auto. All’ospedale Sant’Anna non ci fu niente da fare, i colpi avevano trapassato nuca, spalla e reni.
4) La strage sul treno Italicus (4 Agosto ’74), avvenuta sulla linea Firenze-Bologna, che causò 12 morti a seguito dello scoppio, in una galleria, di una bomba ad orologeria posta in un vagone di seconda classe.
5) L’uccisione del prof. Bachelet a Roma (12 Febbraio ’80), vicepresidente del consiglio di magistratura.
6) L’attentato alla stazione di Bologna (2 Agosto ’80) che provocò 85 morti e 200 feriti.
7) Il rapimento e l’uccisione dell’onorevole Aldo Moro (16 Marzo ’78) da parte delle brigate rosse (terrorismo rosso) in seguito al raggiungimento di un accordo di governo tra la DC (guidata da Moro) e i rivali del PCI (comunisti). Moro aveva convinto i comunisti a collaborare nell’area governativa, e di mettere fine alla loro astensione.
Ovviamente tale accordo dissolveva quanto di grande avevano costruito i terroristi durante quegli anni. Dunque uccisero la scorta di Moro, e dopo 55 giorni di prigionia e di continui tira e molla tra stato e terroristi, Aldo Moro venne giustiziato e successivamente rinvenuto in un luogo, non casuale, tra la sede del PCI e la sede della DC.