Il Mondo Classico nelle sue sfaccettature
Il Mondo Classico è quel periodo storico che va dal 600 a.C. al 476 d.C., caratterizzato dal punto di vista architettonico da Greci e Romani. Ciò che vogliamo fare oggi, è mettere a confronto queste due civiltà che sono i pilastri dell’architettura. Fino ai primi del ‘900, molte furono le critiche negative nei confronti dell’architettura Romana, definita come ‘ una copia dell’architettura Greca ’. Ma in realtà non è così in quanto i Romani erano abili ricercatori di materiali costruttivi, hanno saputo miscelare la loro cultura con quella classica attraverso l’organizzazione dello spazio e l’utilizzo di materiali naturali.
La cultura Greca
La Grecia rispetto alle altre culture, è un luogo in cui la comunità è in continuo confronto, è un luogo in cui ci si rapporta e l’architettura prende spunto proprio da questo. In particolare, i Greci mettevano sempre l’uomo al centro anche dal punto di vista fisico. Importante da ricordare, è che essi furono i fondatori degli ordini architettonici.
L’ architettura Greca: il bello e l’utile
Si tratta quindi di architetture che celebrano il potere religioso e il potere civile, dove emerge la necessità di fondersi con il luogo nel rispetto delle divinità, in cui si ricerca un rapporto armonico con la natura, in cui emerge una pulizia compositiva: tutto è proporzionato e infine, in cui le architetture riflettono lo splendore della luce naturale. In altre parole, possiamo dire che i Greci erano aperti nei confronti dell’ambiente.
La cultura Romana
L’Impero Romano invece, era un impero che doveva essere mantenuto con la forza e la violenza, in cui era importante stringere rapporti con le altre persone ma non il confronto. Importante per il loro stile di costruire, è il rapporto con il trascendente: non costruisco sulla parte che pesa della struttura ma la buco. Questo per mantenere un rapporto fra il terreno e il Divino.
L’architettura Romana: l’utile
Possiamo definire l’architettura Romana una rielaborazione della cultura Greca ed Etrusca. Si tratta di architetture di grande elaborazione, in cui però non si ha un’apertura con l’ambiente ma si tende a creare costruzioni imponenti anche per sottolineare la potenza dell’Impero.
Come tutti sappiamo, furono proprio loro ad inventare la pozzolana, quel materiale che oggi chiamiamo calcestruzzo, il sistema stradale, le fogne e gli acquedotti.
Due architetture a confronto
Per capire al meglio quanto scritto, prendiamo come esempio di base il Tempio Greco e il Colosseo osservandoli da vicino.
Il Tempio Greco
Il tempio greco è un’architettura nata per adorare le divinità in cui si ci rapporta dall’esterno. In questa architettura si può notare come il rapporto con il paesaggio è molto più forte. Questo grazie al fatto che gli spazi fra le colonne permettono di guardare oltre l’architettura e che quindi non si ha una struttura chiusa nei confronti dell’ambiente. Emerge quindi il rapporto armonico con il paesaggio. Inoltre le colonne greche sono tutte rastremate verso l’alto per rendere l’architettura più dinamica. La parte finale della colonna, detta capitello, stacca il fusto dall’architrave proprio per renderla più slanciata. Si può notare come il tutto è proporzionato.
Il tempio è costituito da un portico detto peristilio (1) con un ingresso, il pronao (2). Al centro è posta la cella o naos (3) e a tergo della cella c’è l’opistodomo (4). Il tempio termina poi con una fila di colonne che circondano la cella che prende il nome di periptero (5).
Il Colosseo
Rappresenta la forza costruttiva romana, imprimendo un segno molto forte. È un’architettura che nega il paesaggio in quanto, essendo imponente, non permette di vedere oltre di essa.
Si utilizzano due sistemi costruttivi: il sistema ad arco che fortifica la struttura dandone un effetto dinamico e il sistema a volte. All’interno, gli spalti sono sostenuti da archi in modo da creare un passaggio apposito per far defluire gli spettatori.
Per la costruzione si utilizza marmo, laterizio e tufo. Per le decorazioni di facciata invece, si utilizza il marmo, colonne e semicolonne non portanti.Si può notare come la facciata è caratterizzata da quattro ordini architettonici: colonne doriche al primo livello, ioniche al secondo e corinzie al terzo. Il quarto livello è formato da semicolonne non portanti con capitello corinzio.
Francesca Di Cicco