
La lettera e la spada, la logica e la scepsi, la prosa e la poesia; nel mare magnum onde si consuma il fervore della logomachia, barcheggiando fra gli Scilla e i Cariddi dell’umano pensiero, navighiamo sulle labbra inumidite di Ulisse, come gli amanti ricercano i marosi: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.
filozeteia@angolodincidenza.it
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Tecaforismo
” Si ha una sola vita da vivere, ma solo un istante per cambiare!
Scegli te stesso “
di Alessia Di Cunto
Tecaforismo
” La mente domata allegerisce lo spirito. Uno spirito leggero vola libero verso orizzonti sconfinati. “
di Fabio Joel Tunno
Tecaforismo
” Chi decide cosa è reale e cosa non lo è?
Chi decide qual è il bene e qual è il male?
Siamo anime vaganti in cerca di un Dio, di un leader, di una chimera.
Per sentirci completi abbiamo bisogno costantemente di credere in qualcuno o in qualcosa;
e se quel qualcuno fosse te stesso? “
di Chiara Alario
Tecaforismo
” In un mondo fatto di superficialità, dove tutto scorre velocemente, c’è ancora un posticino per me? “
di Francesca Di Cicco
Tecaforismo
” A volte mi viene da pensare che è tutto una “narrazione”. Ovvero, questo stesso pensiero potrebbe essere una semplice narrazione. Così come tutte le esperienze che viviamo quotidianamente in questo mondo, nonostante percepite attraverso la facoltà dei nostri meravigliosi sensi, vengono comunque filtrate incessantemente dalle bislacche storie che la nostra intricata mente è abituata a raccontarci. “
di Fabio Joel Tunno
Tecaforismo
” Vorrei avere la forza del sole:
tramontare per poi risorgere ogni giorno. “
di Giorgia De Marco
Tecaforismo
” L’uomo ha perduto la sua libertà nel momento in cui si è mostrato capace di poter riflettere sul concetto di libertà: riducendola cosi meramente ad un oggetto nominale. “
di Fabio Joel Tunno

Il Dialogismo e il Sillogismo: W. von Humboldt e la genesi della linguistica moderna
L’energia dello spirito muove la bocca dell’uomo agendo sull’aria materiale, e il suono che ivi fuoriesce lo proclama non solo uomo, ma uomo irripetibile.

Quando fu il giorno della Calabria: la Voce di Apollo
Difficilmente un grande profilo viene tracciato con icastica rispondenza da chi, nel prosieguo della posterità viene investito dall’oneroso mandato di restituire presso gli attori del presente i proclari autori del

Cronache della nottola di Minerva. Rapporto anno 2020 (COVID-19)
Ah, se solo la nottola hegeliana potesse vedere ciò che sta succedendo… Sicuramente questa riuscirebbe ad aprirci gli occhi solo alla fine di questo grande caos, poiché alla fine di

Daniel Dennett va dall’eterofenomenologo
Rincasò deprecando questa insensata partigianeria che apologizzava credenze ormai tramontate, risoluto che il giorno incombente lo avrebbe accompagnato dall’eterofenomenologo…

Il Dubbio
Le sicurezze possono essere viste come un grande e complesso “palazzo” che […] può crollare immediatamente a causa di dubbi, insicurezze, mancanze, azioni, inazioni che causano sofferenze e di conseguenza ci portano a vedere il mondo attraverso la lente della sofferenza.

Apocalisse culturale e psicopatologica: “considerare persino la possibilità che l’essere abbia una sua ragione”
L’apocalisse culturale è ciò che stiamo amaramente vivendo, una completa mancanza delle principali libertà non si …

State sprecando il vostro tempo! Lo affermano Seneca e Verga
La vera domanda è: in che modo si spreca la propria vita? Secondo Seneca, lasciando ogni nostra azione nelle mani della Fortuna. Quello che facciamo non deve dipendere da altro che da noi stessi. Sono le occupazioni più opprimenti che non ci permettono di poter essere liberi di vivere come vogliamo ma solo di sognare quello che vorremmo fare (“otium numquam agetur, semper optabitur”)1. Dunque sarà la Fortuna a decidere cosa fare della nostra vita, lasciandoci in bocca nient’altro che il sapore amaro del rimpianto.

Epanástasi
Alla concrezione prima in una metafisica della storia e poi in una storia di questa metafisica, vi si assurge solo laddove in un popolo impera a …

Andrea
Ciononostante, verrà anche qui il giorno della civetta a lumeggiare il sole, ad annunciare che ogni sole, nell’acme più nerboruto del suo vigore, nel meriggio della sua tensione, altro non attende da lì a venire, che giunga il silente occaso

De Amicitia
Onore ai Crassi dello spirito allora! Resto nel mio sconcerto nell’esperire un così tanto afflato amicale. Quasi mi sovviene la chiusa di quel…