RELAZIONE AUTENTICA:
In una qualsiasi relazione interpersonale che avviene tra due o più individui, che si tratti di una relazione occasionale, familiare, amicale, passionale, sentimentale o una ordinaria forma di aggregazione umana, vi è sempre una tensione di equilibri. Nella maggior parte dei casi, codesti equilibri, vengono oscillati dalla condotta del dialogo instaurato dagli stessi dialoganti. Naturalmente esistono diverse forme di dialogo e diversi approcci relativi ai soggetti costruttori. Un dialogo autentico è fondato su una relazione che si basa sull’ascolto, quindi sul silenzio, sulla comprensione, quindi sull’interesse, sulla sincerità e sull’equanimità. Chiaramente questo è purtroppo un approccio di comunicazione molto raro nella nostra quotidianità, e spesso al contrario predomina, sostituendo il dialogo, il suo antitetico che è il monologo. Il monologo, come sappiamo, è un discorso unilaterale, un’ espressione tenuta da una singola persona che predomina la scena con un approccio egocentrico.
GIUSTA INTENZIONE:
Alla base di un dialogo democratico, di un incontro reale e di una realazione autentica, vi è l’intenzione, che deve essere sostenuta da un approccio autorevole e determinante. Se l’intenzione di una persona viene ostacolata dal suo riflesso di insicurezza, timore del giudizio degli altri e dal complesso di inferiorità, il contenuto relazionale viene inevitabilmente contaminato perchè quel riflesso negativo è palesemente percepito in ogni istante di relazione. Infatti, simili caratteri appartenenti ad un individuo, si respirano nell’aria a primo impatto e vengono trasmessi al prossimo da ogni molecola di ossigeno circostante. Di conseguenza, un atteggiamento del genere, nella maggior parte dei casi, comporta il disagio di non essere ascoltato, non essere preso in considerazione ed in ipotesi estrema, comporta addirittura l’emarginazione o la sottomissione. D’altro canto se una persona emana il riflesso di sicurezza interiore, libertà intrinseca, autostima e stabilità mentale, tali elementi caratterizzanti, saranno percepiti ineluttabilmente come tali, e condurranno l’individuo verso la strada dell’autodeterminazione, il rispetto e l’attenzione del prossimo. Per ottenere ciò è indispensabile essere pienamente padroni dei propri processi mentali, dei propri pensieri, delle proprie emozioni e sentimenti che prendono vita nelle nostre azioni quotidiane; il tutto attraverso la padronanza del portentoso dono della consapevolezza che alberga dentro ogni vita umana e che di solito si tiene a bada per mera adeguatezza. Se non si è capaci di dominare l’inconscio senso di impotenza che spesso predomina tra gli esseri, sarà difficile impossessarsi ed avvalersi pienamente dei meravogliosi talenti intrinsechi.
Ogni essere umano gode di infinite potenzialità utili ad uno sviluppo senza fine, e nessuno dovrebbe fermarsi troppo a lungo sul proprio “cammino” solo perchè attratto dal desiderio di insediarsi comodamente, rischiando cosi di otturare il percorso verso un’emancipazione collettiva.
Fabio Joel Tunno